Le grandi cattedrali

Rinaldo perse la moglie Costanza nel 1163; si risposò con Stefania, vedova sia di Umfredo III di Toron che di Miles di Plancy ed erede della signoria di Oltregiordano, di cui facevano parte i castelli di Kerak e Montreal a sudest del Mar Morto. Queste fortezze controllavano le rotte commerciali tra l’Egitto e Damasco, e dettero a Rinaldo accesso al Mar Rosso.

Nel novembre del 1177, al comando di un esercito del Regno di Gerusalemme, sconfisse Saladino alla Battaglia di Montgisard.

Nel 1181 depredò una grossa carovana a Tayma, nonostante una tregua tra le forze cristiane e quelle musulmane.
Nel 1183 violò di nuovo la tregua tra Saladino e Baldovino IV: organizzò una piccola flottiglia salpando da Eliat e compiendo atti di pirateria lungo il Mar Rosso [1]. Da parte musulmana si temette che fosse sua intenzione assaltare Medina e La Mecca; tuttavia, ad un’analisi più approfondita non pare che disponesse degli uomini e dei mezzi a sufficienza per una simile impresa. Pertanto le sue reali intenzioni parrebbero esser state quelle di compiere un mero atto di pirateria. L’esercito arabo del fratello di Saladino, al-Malik al-‘Âdil, catturò molti dei soldati di Rinaldo e decapitò i prigionieri pubblicamente per ordine espresso del Sultano.

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