Il Principe di Antiochia

In qualità di Principe di Antiochia, Boemondo marciò nel 1164, insieme alle truppe di Raimondo III di Tripoli alla volta di Harim posta sotto assedio dall’esercito di Norandino; quando costui levò l’assedio dalla città, Boemondo e Raimondo lo inseguirono e nella conseguente battaglia di Harim entrambi caddero prigionieri del nemico.

Re Amalrico I di Gerusalemme tornò dalla sua campagna per l’invasione dell’Egitto per prendere la reggenza del Principato d’Antiochia e grazie al suo intervento e a quello del cognato di Boemondo, l’imperatore bizantino Manuele I Comneno e ad un lauto riscatto, nel 1165 Boemondo venne rilasciato. La liberazione di Boemondo è da spiegarsi innanzitutto con la paura di Norandino di un intervento bizantino in Siria, proprio per questo motivo lo stesso Boemondo, appena liberato, fece presto visita a Costantinopoli, dove accettò incondizionatamente la richiesta di Manuele di permettere il rientro al patriarca ortodosso di Antiochia, Atanasio II, nonostante le rimostranze del patriarca latino Aimerico di Limoges che abbandonò la città, dopo aver proclamato l’interdetto e non tornò se non dopo la morte di Atanasio nel 1170.

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